Ricordare le sofferenze di tanti fratelli e sorelle è un dovere che s’impone a ogni musulmano, specie nel corso del “migliore dei mesi” appena cominciato: il Ramaḍān.

Ricordare le sofferenze di tanti fratelli e sorelle è un dovere che s’impone a ogni musulmano, specie nel corso del “migliore dei mesi” appena cominciato: il Ramaḍān.
Dalla Siria non giungono mai buone notizie. L’ultima riguarda la riconciliazione tra Dāʿish e Ḥurrās ad-Dīn, gruppo affiliato ad al-Qāʿida, le due facce dello stesso mostro anti-islamico generato da Shaytān.
Fawāz è salvo, Alhamdullilāh! A una settimana di distanza dalla scomparsa del piccolo Rayān in Marocco, c’è sollievo per la liberazione del bambino di 6 anni rapito più di 3 mesi fa nel distretto di Dar’ā in Siria. Un lungo strazio, a cui tuttavia non è corrisposto da parte della Ummah lo stesso livello di coinvolgimento collettivo che ha caratterizzato il caso di Rayān.
“Jihād senza Spada” rinnova il suo appello rivolto in particolare ai paesi musulmani, affinché vengano moltiplicati gli sforzi a sostegno della fascia giovanile e dei minori all’interno del campo profughi di Al Hol in Siria.
Tra gli ex “foreign fighters” che hanno denunciato l’esperienza in Siria e Iraq nei ranghi dell’ISIS, c’è Laura Passoni, belga di origini italiane che oggi mette in guardia i musulmani dal cadere nella trappola dell’estremismo.
I figli dei militanti dell’ISIS nei campi in Siria e Iraq saranno i terroristi di domani? La risposta è no, se il loro trattamento si conformerà al Corano e agli insegnamenti del Profeta (saw).
Alice Brignoli è tornata in Italia, con i suoi 4 figli. Da tempo chiedeva il rimpatrio dal campo siriano di Al Hol, dove si trovava con la famiglia in seguito al tracollo del presunto “Stato Islamico”.
Pubblichiamo la testimonianza di una lettrice di “Jihād senza Spada”, che ci racconta una storia di radicalizzazione realmente avvenuta in Italia. Una storia di tutti i giorni, legata a recenti fatti di cronaca, che va letta e condivisa affinché non si ripeta mai più.
L’ISIS ha ricostituito le proprie forze in Siria e Iraq, ed è intenzionato a dare vita a una lunga guerra di “logoramento” estesa anche all’Africa e all’Asia. Mentre resta pronto a colpire l’Europa con nuovi attacchi terroristici.
Se il terrorismo dell’ISIS e di Al Qāʿida sta lentamente, e speriamo inesorabilmente, allentando la sua morsa sullo Sham, un nuovo pericolo emerge dal nord
Con testi tratti o ispirati dal Corano, accompagnati da incantevoli melodie non strumentali, i ‘nashīd’ sono nati per facilitare al credente l’elevazione interiore necessaria ad avvicinarsi il più possibile ad Allah (swt), lungo il cammino del proprio “jihad” spirituale.