Tra i capitoli della vicenda legata a Charlie Hebdo, poco conosciuto in Italia è quello che ha come protagonista l’ex militante estremista, Farid Benyettou.

Tra i capitoli della vicenda legata a Charlie Hebdo, poco conosciuto in Italia è quello che ha come protagonista l’ex militante estremista, Farid Benyettou.
Di fronte all’estremismo che si fa sempre più insidioso anche tra le mura domestiche, rafforzare il ruolo delle famiglie musulmane non è una scelta opzionale o accessoria, ma una priorità strategica.
Perché le politiche adottate finora dalla presidenza Macron per far fronte all’estremismo in Francia si stanno dimostrando sbagliate?
Dalla Francia, l’onda lunga delle infauste vignette di Charlie Hebdo sul Profeta Muhammad (saw) si è abbattuta sul Regno Unito.
Sgomento, condivisone del dolore, ma anche un forte senso di rabbia e frustrazione: è quanto risiede nelle menti e nei cuori dei musulmani di fronte all’ennesimo attacco terroristico compiuto in Francia, sempre e impropriamente in nome dell’Islam.
Moschee, sale di preghiera, associazioni culturali, scuole e centri di aggregazione sociale nelle mani di imam e militanti che perseguono agende fondamentaliste: islamofobia? No, è la realtà della Francia di oggi.