In the digital Ummah, the ongoing uprising in Iran, sparked by the tragic killing of 22-year-old Mahsa Amini, seems to go almost unnoticed. And yet, for us Muslims there is no shortage of questions to reflect upon.

In the digital Ummah, the ongoing uprising in Iran, sparked by the tragic killing of 22-year-old Mahsa Amini, seems to go almost unnoticed. And yet, for us Muslims there is no shortage of questions to reflect upon.
Nella Ummah digitale, la rivolta in corso in Iran, scatenata dalla tragica uccisione della 22enne Mahsa Amini, sembra passare quasi inosservata. Eppure, per noi musulmani le questioni su cui riflettere in maniera approfondita non mancano.
“Saudi Arabia is changing”, but for the better? The question arose in the aftermath of what was officially called as the “Scary Weekend”…
“L’Arabia Saudita sta cambiando”, ma per il meglio? La domanda sorge spontanea dopo i festeggiamenti che si sono svolti a Riyāḍ per quello che è stato ufficialmente definito il “Weekend spaventoso” (Scary Weekend).
L’Islām vieta espressamente i “matrimoni forzati” e difende il diritto della donna alla “libertà di scelta”. Perché allora una tale pratica resta diffusa ancora oggi in diversi contesti islamici?
Pubblichiamo una nota ricevuta da un lettore di “Jihad senza Spada” che offre un interessante punto di vista musulmano sulla questione dell’islamofobia. Buona lettura!
Una “menzione d’onore” nella categoria “predicatori e guide spirituali” per il famigerato guru indiano dell’estremismo, Zakir Naik. Chi ha il copyright di una simile aberrazione?
Radicalizzato e radicalizzatore: è questo il profilo di Nicola Ferrari, il 38enne arrestato dai Carabinieri del Ros e del Comando di Milano per “istigazione a delinquere”, con l’aggravante della finalità di terrorismo internazionale.
Moschee, sale di preghiera, associazioni culturali, scuole e centri di aggregazione sociale nelle mani di imam e militanti che perseguono agende fondamentaliste: islamofobia? No, è la realtà della Francia di oggi.