#BAN_ZULFI_KHAN!

“… della pubblica esposizione di un minorenne, a mo’ di trofeo personale davanti alle immancabili telecamere, non resta che il cattivo gusto. Nessuna sorpresa, conoscendo il presunto imam in questione…”. Lo avevo già evidenziato nell’articolo “Conversioni ‘facili’? Andiamoci piano”, pubblicato sul blog “Jihad senza Spada” poco più di due mesi fa, e sono purtroppo costretto a ribadirlo oggi, di fronte al ripetersi di una prassi che – da musulmano “convertito”, ritornato all’Islām io stesso Alhamdulillah – non esito a definire disgustosa. D’altra parte, “errare è umano, perseverare è diabolico”. Avevano quindi detto bene i latini seppur da miscredenti, riferendosi involontariamente al solito Zulfiqar Khan, professionista della Shahādah “facile” e di “video-conversioni” proveniente dal Pakistan, paese “malato”, fonte di sviamento non solo per i musulmani pakistani, ma adesso e sempre di più anche per la Ummah “italiana”.

Non soddisfatto di esibire sui “social” 15enni come “Edoardo” (o giovani apparentemente poco più che maggiorenni come “Simone”) per la mera glorificazione del proprio nafs, Zulfi non ha esitato a inserire in bacheca come fosse una medaglia a lui intitolata il piccolo “Claudio”, bambino di… 10 anni. E quanto ancora più in basso vorrà scendere nella sua deriva infernale? Il presunto imam ha approfittato non soltanto dell’innocenza e dell’inconsapevolezza di “Claudio”, ma anche dell’umiltà della fede e della sottomissione del cuore alla “Verità” (Sūrat al-Hajj, 22:5) degli ingenui genitori, anch’essi ritornati all’Islām Alhamdulillah.

Nei loro confronti, è giusto esprimere compassione, da un lato, ma dall’altro una parola di rimprovero è d’obbligo perché è ai genitori che spetta la responsabilità primaria per l’instradamento nella vita dei figli, a cominciare dalla religione naturalmente. Pertanto, cara sorella Silvia “Jannah” e caro fratello Giorgio, togliete il vostro bambino e voi stessi dalle “mani dei lupi” nelle quali siete tutti finiti.

Zulfiqar Khan è una disgrazia per la Ummah, un munafiq senza scrupoli che vi ha attirato con l’inganno sul palcoscenico della sua messinscena personale e a beneficio di chi? Solo ed esclusivamente della propria immagine, così da mettersi in mostra con una “famiglia intera” di italiani, filmata insieme a un nutrito pubblico di bambini, pecorelle ahimè allevate a sua immagine e somiglianza.

Leggete il Qur’an, Iqrā’! Allah Ta’ala non ama “coloro che si dilettano nella vanità” (Sūrat at-Tūr, 52:12), preferisce invece “quelli che sono umili nell’orazione” (Sūrat al-Mu’minûn, 23:2), i “servi… che camminano sulla terra con umiltà” (Sūrat al-Furqān, 25:63) e pregano “né ad alta voce e neppure in sordina” (Sūrat al-Isrā’, 17:110), mentre quella di Zulfi non è altro che “la più rumorosa delle voci… il raglio dell’asino” (Sūrat Luqmān,31:19).

Parallelamente alla circonvenzione di adulti e minori, il presunto imam sta adesso sfruttando l’immane tragedia che si è abbattuta su Gaza vittima della furia distruttrice di Amalek, per ergersi a capopopolo della causa palestinese. Eccolo infatti scendere in strada con la bandiera della Palestina alla “guida” di un manipolo di seguaci, per i quali gli shuyookh deviati dell’organizzazione politico-religiosa pakistana denominata “Markazi Jamiat Ahle Hadith” sono dei “veri sapienti”. Non è vero? Mentre incredibilmente il presunto imam riceve pure ampio spazio televisivo, a rappresentanza dell’Islām in Italia!

Possa Allāh Ta’ala concedere ai musulmani il Suo “ausilio” e condurli alla “vera vittoria” contro le incarnazioni di Shaytān.

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