AVVISO AI NAVIGANTI! DIFFIDATE DEI TALEBANI ANCHE IN VERSIONE “FAKE NEWS”

Purtroppo continua a circolare su internet e i social media la notizia assolutamente falsa secondo cui, mentre era in corso l’operazione della Resistenza palestinese, i Talebani avrebbero chiesto all’Iran, all’Iraq e a paesi direttamente confinanti come Siria e Giordania, il permesso di attraversare il loro territorio per raggiungere e conquistare Gerusalemme, al-Quds. Una fake news bella e buona fabbricata dall’account su X-Twitter del Taliban Public Relations Department, che offre pillole di satira che di per sé sarebbero anche divertenti, se sui Talebani ci fosse qualcosa da ridere (ma non c’è).

La fake news è stata presa per vera dai media di tutto il mondo, al punto da costringere esponenti Talebani ad intervenire per smentirla categoricamente, sottolineando che la posizione ufficiale del regime sugli avvenimenti in Palestina è stata diffusa in un comunicato dal loro Ministero degli Affari Esteri, dove non si fa menzione alcuna della richiesta di passaggio e della conquista di al-Quds. Piuttosto, in maniera sorprendentemente “moderata”, il Ministero ha solo dichiarato di “monitorare attentamente i recenti eventi nella Striscia di Gaza” e di “considerare tali eventi come il risultato

– del fatto che “i sionisti israeliani hanno calpestato i diritti della popolazione palestinese oppressa”;

– delle “ripetute offese e mancanze di rispetto verso i luoghi santi musulmani”;

– di “ogni tipo di difesa e della Resistenza della popolazione palestinese per la libertà”.

A grandi linee, si tratta della stessa posizione assunta da tutti gli altri paesi islamici nel mondo, compresi quelli che hanno siglato i cosiddetti “Accordi di Abramo”, vale a dire Marocco, Emirati Arabi Uniti e Bahrain; l’Arabia Saudita, più filo Netanyahu di Netanyahu; la Turchia di Erdogan e il Qatar, da sempre i grandi padrini di Hamas. Nessuno dei quali, d’altro canto, ha osato neppure contestare l’evidente compartecipazione dell’Iran sciita e dell’Hezbollah libanese nell’impresa della Resistenza palestinese.

Perché allora la fake news? Chi ha fabbricato la notizia sapeva bene dove andare a colpire. Sembra infatti che siano numerosi in giro per il mondo, Italia compresa, coloro che credono in maniera a dir poco ingenua e ossessiva che i Talebani, alla luce della loro “invincibilità” come mujahidin per aver sconfitto russi, americani e occidentali, corrispondano a quell’esercito con le bandiere nere che secondo un Hadith emergerà dal Khurasan, grosso modo l’attuale Afghanistan, e avrà come condottiero il Mahdi saw, che guiderà la marcia fino ad al-Quds, appunto, per sconfiggere il Dajjal.

Si tratta di un filone militante ben preciso, alimentato da immagini e video inneggianti ai Talebani che circolano su Facebook, Instagram, Telegram, Tiktok. Tale propaganda è verosimilmente supportata dagli stessi Talebani, in una patetica operazione di marketing e promozione della propria immagine, anche se è presumibile che non c’entrino nulla nel caso della fake news, dal momento che smentisce completamente la linea ufficiale adottata.

La fake news è servita però ad eccitare ulteriormente gli animi dei “creduloni” con il mito dei Talebani, che hanno prodotto nuove immagini e video dei loro idoli, dove ad esempio alle bandiere bianche si affiancano quelle nere con carovane armate già in viaggio verso Gerusalemme. Hanno creduto a tal punto alla messinscena da volersi unire loro stessi ai mujahidin diretti ad al-Quds, sebbene semplicemente questi non esistano

Quel che è peggio è che se glielo fai notare, non ti danno minimamente retta: “Ormai siamo in guerra”, dichiarano. Ma sveglia fratelli! Non c’è nulla di vero… Rimettete la testa sulle spalle e tornate alla realtà. Presto anche i Talebani stringeranno con Israele gli Accordi di Abramo?

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